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Performance sotto le aspettative quella di Warner Bros. Discovery, che nel II trimestre mette a segno una perdita di 9,1 miliardi di dollari, dopo aver svalutato il valore delle sue reti televisive tradizionali. Se a questo includiamo ulteriori 2,1 miliardi di dollari di costi legati alla fusione, – quella che nel 2022 ha visto l’acquisizione, da parte di Discovery Inc, di WarnerMedia – la società (le cui attività comprendono canali via cavo come Cnn Tnt e Hbo, lo studio cinematografico Warner Bros. e le piattaforme di streaming Max e Discovery+) ha subito un calo di 11,2 miliardi di dollari in svalutazioni e oneri lo scorso trimestre. Nec essaria, dunque, una corsa ai ripari per ridurre il debito, con un piano di riorganizzazione che prevederebbe la vendita dell’emittente polacca Tvn e della divisione videogiochi. Dopo aver toccato un calo del 12%, giovedì, negli scambi pre-market, ieri ha chiuso in risalita a +1,85%, pari a 7,71 dollari per azione. In un anno, il titolo ha perso oltre il 46,5% ma le azioni del Gruppo, dalla fusione da 42 miliardi tra Warner Media e Discovery, sono in calo del 70 per cento.
La società, creata nel 2022 quando Discovery Inc. ha acquisito WarnerMedia, ha dichiarato che i canali via cavo come Cnn e Tnt non valgono più quello che erano al momento del completamento della fusione. «Due anni fa le valutazioni di mercato e le condizioni prevalenti per le società di media legacy erano molto diverse da quelle di oggi – ha ammesso mercoledì l’amministratore delegato David Zaslav parlando con gli investitori -. Questa svalutazione riconosce questo e allinea meglio i nostri valori contabili con le nostre prospettive future».
A penalizzare il Gruppo, anche la decisione del mese scorso da parte della National Basketball Association di abbandonare Warner Bros. come partner televisivo e di assegnare un accordo sui diritti mediatici da 76 miliardi di dollari, della durata di 11 anni, a Walt Disney Co., Comcast Corp. e Amazon.com Inc. Warner Bros. ha intentato una causa contro la Nba il mese scorso per presunta violazione del contratto. «A questo punto, abbiamo affidato la questione ai nostri avvocati – ha detto ancora Zaslav -. Terremo il punto sulla nostra posizione».
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La svalutazione, però, riflette anche l’emorragia di spettatori dalle reti via cavo come la Cnn e il travaso di pubblicità e abbonati verso lo streaming. Complessivamente, i ricavi del via cavo sono diminuiti a causa di un calo del 70% dei ricavi da contenuti su un volume inferiore di accordi di licenza di terzi, avverte la società. Nello streaming, infatti, comunica Warner Bros. ha aggiunto 3,6 milioni di nuovi abbonati, superando le aspettative di Wall Street di 1,89 milioni. Ciò ha portato il totale a 103,3 milioni, anch’esso al di sopra delle stime. Le entrate pubblicitarie derivanti dallo streaming sono raddoppiate arrivando a 240 milioni di dollari, battendo le stime degli analisti di 191,4 milioni di dollari.
Il nuovo report finanziario di Warner Bros. indica che la divisione Games ha perso il 41% su base annua nell’ultimo trimestre. Indiscrezioni indicano che Warner Bros. Discovery potrebbe presto vendere la sua divisione videogiochi per fare cassa e provare così a risolvere i suoi attuali problemi,
La Warner Bros. ha anche tagliato posti di lavoro. Ha eliminato più di 2mila posizioni nell’ultimo anno e ha tagliato 100 posti di lavoro alla Cnn il mese scorso.