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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee allungano il passo e chiudono prevalentemente in rialzo, dopo il dato sull’inflazione americana a giugno, che si è rivelato migliore delle previsioni del mercato, alimentando l’ottimismo verso il primo taglio dei tassi a settembre da parte della Fed. Milano però, dopo una breve fiammata, ha arretrato per poi chiudere sulla parità, appesantita dalle banche. La notizia non scalda Wall Street, dove prevalgono le prese di profitto dopo i recenti record. A lungo termine però, il dato potrebbe avere un impatto positivo sull’umore degli investitori.
«Le pressioni inflazionistiche hanno evidenziato un rallentamento significativo» e, come richiesto dal presidente della Fed Jerome Powell, stanno procedendo verso l’obiettivo del 2%, commentano gli analisti di Ig Italia. «Per tale ragione è sempre più probabile un taglio dei tassi della Fed a settembre». La riunione di luglio, in questo caso, potrebbe essere «propedeutica per anticipare un cambio di politica monetaria». Continuerà però a prevalere la cautela, avvertono gli esperti di Global X. È infatti improbabile che la banca centrale americana effettui più di una sforbiciata al costo del denaro entro quest’anno, anche visto «l’esito incerto» delle imminenti elezioni nel Paese, «che potrebbero avere un impatto sostanziale sulle prospettive di inflazione e crescita». Tra le piazze del Vecchio Continente, la migliore è Madrid (+0,89%), seguita da Parigi (+0,71%), Francoforte (+0,69%) e Londra (+0,36%). Milano chiude a +0,03% mentre Amsterdam a -0,38%.
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Inflazione Usa a giugno rallenta al +3% annuale, meglio delle stime
A giugno, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono diminuiti dello 0,1% rispetto al mese precedente, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro, dopo il dato invariato di maggio, contro attese per un rialzo dello 0,1%. Il dato annuale ha rallentato dal 3,3% al 3%, contro stime per un dato al 3,1%. Il dato “core”, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,1%, contro attese per uno 0,2%. Rispetto a un anno prima, il dato “core” ha rallentato dal 3,4% al 3,3%, contro il 3,4% delle attese, il minor aumento dall’aprile 2021. I prezzi energetici sono diminuiti del 2% rispetto al mese precedente, quelli dei generi alimentari dello 0,2%; rispetto a un anno prima, aumenti rispettivamente dell’1% e del 2,2%.
Wall Street in altalena, ma maggiore ottimismo su taglio tassi
Wall Street chiude in altalena. Il Dow Jones sale dello 0,08% a 39.753,49 punti, il Nasdaq perde l’1,95% a 18.283,41 punti mentre lo S&P 500 cede lo 0,88% a 5.584,51 punti. Non sono bastati i dati sull’inflazione di giugno che si sono rivelati migliori delle attese e che però hanno aumentato l’ottimismo sulla possibilità che la Federal Reserve tagli presto i tassi d’interesse, probabilmente già a settembre. Dopo i record delle ultime sedute, gli investitori hanno deciso di ruotare i titoli in portafoglio, vendendo i tech. Sull’azionario, seduta negativa per il titolo di Delta Air Lines, dopo la trimestrale. La compagnia aerea prevede ricavi record nel terzo trimestre grazie al forte aumento della domanda per l’estate, ma la sua stima è comunque inferiore al consensus.