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STRASBURGO – Con una ampia maggioranza, Ursula von der Leyen è stata riconfermata alla guida della Commissione europea per il prossimo quinquennio, ottenendo 401 voti a favore, 284 contrari, 15 astensioni e sette voti nulli (la maggioranza era di 360). A votare per l’ex ministra tedesca sono stati i popolari, i socialisti, i liberali e i verdi, a cui si sono aggiunti anche alcuni conservatori (ma non Fratelli d’Italia che ha votato contro). Con un discorso consensuale, la presidente si è assicurata più consensi del previsto.
Prima del voto di fiducia di oggi, giovedì 18 luglio, la presidente-designata von der Leyen aveva illustrato qui a Strasburgo un programma di lavoro per il 2024-2029 da cui emergono due priorità: l’economia e la difesa. Oltre a voler creare un nuovo fondo tutto dedicato alla competitività, l’ex ministra tedesca ha annunciato che intende instaurare due nuovi commissari, alla difesa e al Mediterraneo.
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Le priorità
Sul fronte economico, la signora von der Leyen, 65 anni, propone di rafforzare il mercato unico, semplificare le regole comunitarie, investire in ricerca e innovazione, sostenere la produttività, aumentare gli investimenti, ridurre l’inquinamento nel settore industriale, ridurre i prezzi dell’energia, promuovere l’intelligenza artificiale e l’industria dei dati. Con l’occasione la presidente-designata conferma l’obiettivo di ridurre le emissioni nocive del 90% entro il 2040.
«In prospettiva, il Clean Industrial Deal deve consentirci di investire di più e insieme nelle tecnologie pulite e strategiche così come nelle industrie ad alta intensità energetica. L’Europa deve rimanere all’avanguardia dell’industria pulita – scrive la presidente-designata in un documento di una trentina di pagine -. Per questo motivo proporrò un nuovo Fondo europeo per la competitività nell’ambito della nostra proposta per un bilancio nuovo e rafforzato».
Nelle linee-guida la signora von der Leyen non precisa a quanto dovrebbe ammontare il nuovo bilancio comunitario 2028-2034. Tuttavia, si discute già ora di come rinnovare il NextGenerationEU che verrà a scadere nel 2026. Attualmente il bilancio europeo ha un valore di circa l’1% del prodotto interno lordo. La speranza dei più ottimisti e di raddoppiarne la taglia, in un modo o nell’altro. Sul tavolo c’è la possibilità di nuovo debito in comune.