Fermare la follia di Netanyahu. Fermare la vendita di armi a Israele. Riconoscere lo Stato di Palestina. Tre punti su tre oltre a un quarto, un fortissimo sdegno, accomunano le posizioni di Elly Schlein e Giuseppe Conte che dopo l’attacco a Unifil chiedono all’unisono di andare al di là delle semplici condanne.
“Il governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele – l’appello della segretaria dem -. E non solo: chiediamo al governo italiano di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati”. Il leader del Movimento è, se possibile, ancora più duro: “Quando si apriranno gli occhi e si deciderà di fermare i crimini di guerra del Governo Netanyahu? Non sono bastati 12 mesi di sistematico sterminio della popolazione palestinese e di certosina distruzione di Gaza?”.
Le dichiarazioni dei leader dei due principali partiti di opposizioni italiani escono in serata, quasi in contemporanea: “Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l’ennesimo sconfinamento di carri armati dell’Idf verso le posizioni delle forze di pace dell’Onu, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione – dice Schlein -.
Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate. Ma gli appelli alla de-escalation restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra”. L’intervento del presidente del Movimento è in linea: “Non sono bastate l’invasione e i morti in Libano e gli attacchi alle nostre basi? Noi lo diciamo da mesi, nel silenzio di troppi. Quando il Governo italiano e le Istituzioni europee si decideranno per l’embargo delle armi a Israele, per le sanzioni economiche e commerciali, per andare oltre le parole? Fermiamo la follia di Netanyahu, prendiamo decisioni serie per imporre il cessate il fuoco e la soluzione due popoli due Stati per Israele e Palestina”.
Interviene anche Angelo Bonelli, di Avs: “Ci troviamo, da parte del governo israeliano, a veri e propri atti criminali. La premier Meloni oltre a dire che gli attacchi di Israele a Unifil sono inaccettabili, sono accettabili le bombe che hanno ucciso 42 mila palestinesi, riesce a fare qualcosa di più incisivo?”, chiede.
Alza i toni il sempre moderato Romano Prodi che senza mezzi termini, senza – volutamente – usare linguaggio in punta di diplomazia denuncia: “Israele ha superato il limite. Ha sfidato il mondo e sta diventando impopolare”, dice il Prof ricordando che “solo pochi giorni fa aveva dichiarato persona non grata il segretario dell’Onu” e ora è “contro tutto il mondo”. In questo modo “sta alienando tutte le possibilità di avere rapporti in qualche modo tollerabili con gli altri paesi del Medio Oriente ma sta alienando anche paesi che prima erano amici e alleati”.
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