Valvole termostatiche sempre aperte d’estate. Ad aprile, spenti gli impianti, le valvole vanno aperte al massimo si numeri 5 o 6. Se questo non avviene è molto probabile che all’accensione il perno di chiusura della valvola rimanga incastrato. Se questo succede occorre smontare la testa termostatica ed agire con una pinza per ripristinare il funzionamento del perno di chiusura.
Termostatiche sul numero 3. Corrisponde a 20 gradi ed è la taratura migliore per le zone della casa più vissute. Nelle camere la taratura a 18 gradi è più che sufficiente. È opportuno che questa regolazione sia attuata in tutti gli appartamenti per evitare che ci siano vani più caldi e vani più freddi.
Niente on /off. Ogni accensione e ogni spegnimento comportano impiego di energia e peggior confort, tanto più percepibile negli appartamenti più esposti e mal isolati, proprio quelli che per compensare le dispersioni tenderanno a lasciare più aperte le valvole termostatiche.
Più ore, più risparmio. Gli impianti sono dotati di termoregolazioni efficienti che permettono sia di regolare con le valvole termostatiche il calore distribuito che di adeguare la taratura della caldaia alle variazioni climatiche. Se la centralina può essere tarata su due livelli di temperatura è possibile adottare l’accensione continua che produce i maggiori risparmi (dal minimo del 10% ad arrivare anche al 25%).
La lettura periodica del contacalorie dei termosifoni
Sapere quanto si spende. Dopo il primo periodo di accensione, quando il sistema edificio impianto ha raggiunto l’equilibrio é senz’altro utile conoscere la lettura periodica del contacalorie e del corrispondente contatore del gas. In questo modo è possibile rendersi conto dell’andamento effettivo dell’impianto. L’informazione è utilissima anche nei condomini, per l’amministratore, che con la collaborazione del manutentore può adattare le regolazioni dell’impianto.