2′ di lettura
La Polonia sospenderà temporaneamente il diritto di asilo, nel quadro di una nuova strategia del governo per contenere l’immigrazione irregolare che sarà presentata martedì. La decisione – nel pieno delle tensioni con la Bielorussia, che Varsavia accusa di usare i migranti come arma – è stata annunciata dal primo ministro Donald Tusk.
«Chiederò che questa decisione sia riconosciuta in Europa», ha dichiarato Tusk nel suo intervento al Congresso della Coalizione civica, il partito che ha portato al governo. La Polonia – ha aggiunto – deve riconquistare il 100 per cento del controllo su chi entra nel Paese. Il primo ministro ha quindi accusato Vladimir Putin e Aleksandr Lukashenko di spingere i migranti ai confini con la Polonia per destabilizzare l’Europa. Si tratta di azioni «contrarie allo spirito alla base del diritto di asilo».
Loading…
L’immigrazione è al centro dell’attenzione in Polonia dal 2021, quando un numero consistente di persone, provenienti soprattutto dal Medio Oriente e dall’Africa, ha tentato di attraversare illegalmente il confine con la Bielorussia in quella che Varsavia e l’Unione Europea hanno definito una crisi orchestrata da Minsk e dalla Russia, sua alleata. Russia e Bielorussia hanno negato ogni responsabilità.
Tusk ha dichiarato che presenterà la strategia migratoria in una riunione di governo il 15 ottobre, primo anniversario delle elezioni che hanno portato al potere la coalizione da lui guidata.
Da quando si è insediato nel dicembre 2023, Tusk ha perseguito una politica dura nei confronti dell’immigrazione, ottenendo ampio sostegno pubblico ma anche critiche degli attivisti, che speravano in un approccio diverso dal governo precedente.