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I coordinatori delle commissione Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato il via libera alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione Ue con delega alla Coesione. Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina di Teresa Ribera.
È dunque terminato lo stallo sui componenti della nuova Commissione europea: nel tardo pomeriggio l’accordo era sembrato ad un passo, ma poi sono arrivati degli scogli sul nome di Teresa Ribera che, di fatto, hanno bloccato anche la nomina di Raffaele Fitto. La procedura prevede infatti che tutti e sei i candidati vicepresidenti, quindi anche Teresa Ribera e Raffaele Fitto, passino con i 2/3 della maggioranza nella valutazione dei coordinatori dei gruppi all’interno delle commissioni competenti. Concluso il passaggio dei sette designati ci sarà ora il voto all’intera Commissione europea, nella plenaria a Strasburgo il 27 novembre.
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Ancora in sospeso la nomina di Teresa Ribera
In prima serata era emerso lo scontro nelle commissioni del Pe sul nome di Teresa Ribera, nonostante in precedenza fosse arrivato un primo via libera per la vice presidente in pectore della Commissione. A quanto si è appreso, il Ppe ha chiesto di aggiungere nella lettera che accompagna la nomina di Ribera che la ministra uscente spagnola dovrà dimettersi in caso sia coinvolta in un’inchiesta giudiziaria per le alluvioni di Valencia. Lo scontro ha innescato la sospensione dei lavori nella commissione Affari Regionali chiamata a votare Raffaele Fitto.
In precedenza Ribera aveva avuto l’ok alla nomina come vicepresidente esecutiva alla Transizione pulita anche dai coordinatori delle commissioni per gli Affari economici (Econ), dell’Ambiente (Envi) e dell’Industria e l’Energia (Itre).
Capo dei Popolari Weber: Italia parte della leadership della prossima Commissione
«Abbiamo trovato un approccio bilanciato. La cosa più importante è avere una Commissione in carica il primo di dicembre e avere stabilità in Europa. Socialisti, popolari e liberali avranno la possibilità di avere una forte influenza nella prossima Commissione e anche l’Italia deve essere parte della leadership della prossima Commissione». Lo ha detto il capo dei Popolari europei, Manfred Weber.