“Non sono venuto per curare
la mia immagine né per fare vita politica”, ma per “risolvere i
problemi dell’Argentina”. Con queste parole il il presidente
Javier Milei è intervenuto alla Conferenza monetaria e bancaria
organizzata dalla Banca Centrale del Paese. Riferendosi
all’equilibrio fiscale, Milei ha ribadito di essere “disposto a
pagare tutti i costi che devo pagare”, precisando che “se devo
porre il veto ai pensionati e ai truffatori che difendono con
grandi bugie il loro posto di lavoro attraverso le università,
lo farò, perché il mio impegno per l’equilibrio fiscale è
incrollabile”.
Dopo aver fatto riferimento all’eredità ricevuta, Milei ha
sottolineato che negli ultimi 123 anni l’Argentina “ha avuto un
deficit per 113 anni, e i dieci che non lo hanno avuto è stato
perché erano in default”, mentre durante l’attuale governo “nel
primo mese di amministrazione abbiamo raggiunto un deficit
zero”, un obiettivo che “non abbiamo abbandonato fino ad oggi e
che non abbandoneremo quest’anno”. Il presidente ha infine
celebrato una sentenza di oggi che consente il controllo dei
fondi per le università pubbliche: “ora potremo controllarli, i
ladri sono in pericolo” ha dichiarato.
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