Circa 200 persone della comunità
montana messicana di El Palmito, nella sierra di Sinaloa, sono
state evacuate all’alba dalle loro case da membri della
Segreteria di difesa nazionale (Sedena) a causa degli scontri
tra gruppi armati al confine con lo stato di Durango.
Alle 4 del mattino 186 persone tra cui anziani, uomini, donne
e bambini sono state allontanate dalle zone degli scontri con
due camion e furgoni della Sedena. L’esercito messicano ha
aggiornato, elevandolo a 32, il numero dei morti in seguito
all’ondata di violenza che ha colpito lo stato di Sinaloa da
quando, la settimana scorsa, è deflagrata una guerra tra Los
Chapitos e Los Mayos. Si tratta delle due fazioni in cui si è
spaccato il cartello di Sinaloa e facenti capo, rispettivamente,
a Joaquin ‘el Chapo’ Guzmán e a Ismael ‘el Mayo’ Zambada,
entrambi detenuti negli Stati Uniti. Ventidue dei 32 morti si
sono registrati nella capitale Culiacán, feudo storico del
Cartello di Sinaloa, imploso dopo l’arresto di Zambada, il 25
luglio scorso, assieme a Joaquín Guzman Lopez, uno dei figli del
Chapo e che, secondo parte della stampa messicana e
statunitense, avrebbe tradito il Mayo.
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