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L’ulteriore aggravarsi della situazione in Medio Oriente, con Israele e Usa che considerano imminente un attacco dell’Iran e che per questo hanno aumentato il livello di allerta, ha spinto il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani a chiedere che gli italiani lascino subito il Libano e a convocare d’urgenza una riunione dei ministri degli Esteri del G7, di cui l’Italia detiene la presidenza. Intanto sono stati aggiornati i piani di evacuazione, con tre navi della Marina militare a disposizione per i rimpatri. Restano invece al loro posto i 1.200 soldati dispiegati sulla Linea Blu e a Beirut.
Tajani ai ministri degli Esteri del G7: «Le parti desistano da iniziative pericolose»
Tajani ha dunque presieduto una riunione in videoconferenza dei ministri degli Esteri del G7 sulla situazione in Medio Oriente, organizzata nell’ambito della presidenza italiana del G7. «Insieme ai nostri partner, abbiamo espresso forte preoccupazione per i recenti avvenimenti che minacciano di determinare una regionalizzazione della crisi, a partire dal Libano», ha spiegato Tajani, secondo quanto riferisce la Farnesina in una nota. «Invitiamo le parti interessate a desistere da qualsiasi iniziativa che possa ostacolare il percorso del dialogo e della moderazione e favorire una nuova escalation», ha aggiunto il ministro. «Riaffermando il nostro sostegno al Piano Biden, abbiamo ribadito il carattere prioritario di una favorevole conclusione dei negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e sulla liberazione degli ostaggi, e confermato il nostro impegno per intensificare l’assistenza umanitaria alle popolazioni della Striscia anche nell’ambito di Food for Gaza», ha continuato il titolare della Farnesina. Tajani ha quindi ricordato con i suoi colleghi l’importanza del rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu per la gestione della presenza militare ai confini fra Libano e Israele. I ministri degli Esteri hanno condiviso informazioni sul Libano e concordato sulla necessità di mantenere un raccordo operativo costante nella regione, oltre a un coordinamento politico.
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Secondo quanto ha riferito il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, il segretario di Stato Antony Blinken ha parlato con i ministri degli Esteri del G7 sugli sforzi diplomatici per prevenire una escalation del conflitto in Medio Oriente.
«Gli italiani lascino il Libano il prima possibile»
Roma, sulla scia delle altre capitali occidentali, e non solo, allerta i circa 3mila connazionali presenti nel Paese dei Cedri. Il Libano rischia infatti di trovarsi al centro di un’escalation militare dagli esiti imprevedibili, sullo sfondo della crescente contrapposizione tra Iran e Israele. «Visto l’aggravarsi della situazione – ha scritto il responsabile degli Esteri su X – invitiamo gli italiani che soggiornano temporaneamente in Libano a non recarsi assolutamente nel Sud del Paese ed a rientrare in Italia con voli commerciali il più presto possibile. Invitiamo altresì i turisti italiani a non recarsi in Libano».
Pronte tre navi Marina per eventuale evacuazione italiani in Libano
Tre navi della Marina militare sono pronte per l’eventuale evacuazione degli italiani dal Libano. Nell’area, infatti, ci sono già imbarcazioni militari che, all’evenienza, potrebbero trasportare gli italiani a casa. Non è escluso, inoltre, l’utilizzo di un’altra nave che in breve tempo potrebbe raggiungere le coste libanesi.