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È ancora un’ipotesi. Allo stato si starebbe lavorando a una manovra di 22-23 miliardi di euro. È quanto emerge da ragionamenti di fonti vicine al dossier. In questo quadro sarebbero già stati definiti quasi 13 miliardi e si starebbe lavorando per completare la base delle risorse con i 10 miliardi mancanti.
Intanto le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-giugno 2024 aumentano di 13,113 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023. Lo rende noto la Ragioneria generale dello Stato. “La dinamica osservata – si legge in una nota – è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+10,973 miliardi, +4,2%) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+2,14 miliardi, +1,7%). Il confronto sul 2023, peraltro, ”non è omogeneo” perché, nonostante l’aumento di gettito, mancano nel dato di quest’anno le entrate dell’autotassazione delle dichiarazioni dei redditi: il termine ordinario di versamento per il 2024 del saldo e del primo acconto Irpef, Ires e Irap, è slittato al 1 luglio poiché il 30 giugno cadeva di domenica. Lo riporta la Ragioneria generale dello Stato, nel rapporto sulle entrate – Giugno 2024 pubblicato sul portale del Mef. Si tratta del rapporto mensile sull’andamento delle entrate tributarie e contributive, l’edizione di Giugno 2024 del Rapporto mensile sull’andamento delle entrate tributarie e contributive, redatto dal Dipartimento delle finanze e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, secondo le disposizioni della legge di contabilità e finanza pubblica (art. 14, comma 5, L. 196/2009).
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In crescita gli incassi da controlli
Le entrate tributarie nel periodo considerato aumentano di 10,973 miliardi (+4,2%) rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo i 273,502 miliardi. Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato cresce di 10,168 miliardi (+4,1%). In crescita gli incassi da attività di accertamento e controllo (+1,707 miliardi, +31,2%). In diminuzione le entrate degli enti territoriali (-1,473 miliardi di euro, -5,2%). Sempre nel primo semestre del 2024 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 257,719 miliardi (+4,1%). Le entrate relative alle imposte dirette risultano pari a 141,924 miliardi (+5,030 miliardi, +3,7%); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 115,795 miliardi (+5,138 miliardi, +4,6%).
Aumenta il gettito Irpef
Tra le entrate derivanti dalle imposte dirette, il gettito Irpef si è attestato a 112,883 miliardi (+7,219 miliardi, +6,8%) principalmente per effetto dell’aumento delle ritenute di lavoro dipendente (+8,543 miliardi, +8,6%). In diminuzione la componente dell’autoliquidazione (-1.392 miliardi, -34,8%) che risente dell’assenza del dato di quest’anno delle entrate dell’autotassazione delle dichiarazioni dei redditi. Anche per l’Ires il confronto risulta disomogeneo (-7.463 miliardi, -48,5%). Positivi risultano gli andamenti delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+708 milioni di euro, +36,0%) per l’aumento degli utili e dei dividendi nel 2023, e dell’imposta sostitutiva sui redditi e sulle ritenute su interessi e altri redditi di capitale (+5.403 miliardi, +96,6%) per l’aumento dei tassi di interesse registrato nel corso del 2023. Tra le imposte indirette, le entrate Iva ammontano a 80,094 miliardi (+3,585 miliardi, +4,7%) di cui 71,053 miliardi dalla componente relativa agli scambi interni. Gli incassi contributivi del mese di giugno 2024 sono risultati pari a 129,121 miliardi, in aumento di 2,140 miliardi (+1,7%) rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente. Le entrate contributive dell’Inps ammontano a 117,630 miliardi, in aumento di 1,333 miliardi rispetto al 2023 (+1,1%).
Il dato Bankitalia
Il 16 agosto era stata la Banca d’Italia a certificare il buon andamento delle entrate: “A giugno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 42 miliardi, in aumento del 9,9 per cento (3,8 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023” aveva rilevato una nota di Via Nazionale. “Nel primo semestre del 2024 – aveva indicato ancora Bankitalia – le entrate tributarie sono state pari a 248,8 miliardi, in aumento del 7,5 per cento (17,5 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”.