Intervenendo alla seconda
sessione del vertice dei leader del G20, il presidente
brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha affermato che sono
necessari cambiamenti nelle istituzioni di governance globale.
“Non dobbiamo aspettare una nuova guerra mondiale o un collasso
economico per promuovere le trasformazioni di cui l’ordine
internazionale ha bisogno”, ha dichiarato.
Nel suo discorso, Lula ha criticato l'”apologia dello Stato
minimo” dopo la crisi dei subprime del 2008. “All’epoca
scegliemmo di salvare le banche invece di aiutare le persone, di
salvare il settore privato invece di rafforzare lo Stato. Si è
deciso di dare priorità alle economie poderose invece di
sostenere i Paesi in via di sviluppo”, ha dichiarato.
“La risposta alla crisi del multilateralismo è più
multilateralismo” e per Lula non ci devono essere “linee rosse
insormontabili” (un riferimento indiretto al suo omologo
argentino Javier Milei) assicurando che “il futuro sarà
multipolare ed accettare questa realtà apre la strada alla
pace”.
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