La posizione cinese
Per Wang, la guerra su vasta scala in Ucraina è una “crisi” che dura da tre anni, secondo quanto ha riportato il Ministero degli Esteri cinese. La Cina preferisce riferirsi alla guerra in Ucraina con il termine “crisi”. Wang ha aggiunto che Pechino “è sempre stata fermamente impegnata a promuovere una soluzione politica” al conflitto in Ucraina.
“La Russia e l’Ucraina – riferisce il Ministero degli Esteri cinese, citato da Euromaidan – hanno segnalato la loro disponibilità ai negoziati, a vari livelli. Sebbene le condizioni e i tempi non siano ancora maturi, sosteniamo tutti gli sforzi che contribuiscono alla pace e siamo pronti a continuare a svolgere un ruolo costruttivo”.
Il ministro ucraino si è detto convinto che “una pace giusta in Ucraina è in linea con gli interessi strategici della Cina, e il ruolo della Cina come forza globale per la pace è importante”, secondo quanto riporta il comunicato stampa del ministero degli Esteri ucraino. “Dobbiamo porre fine alla guerra, ripristinare la pace e accelerare la ripresa del nostro Paese”, ha affermato Kuleba.
Il ministro degli Esteri ucraino ha inoltre informato Wang dei risultati della conferenza di Buergenstock, in Svizzera, e ha spiegato la logica che prevede ulteriori passi nell’attuazione della formula di pace proposta da Volodymyr Zelensky, come modo per porre fine all’aggressione russa in modo “giusto”. Né la Russia né la Cina avevano partecipato alla conferenza di Buergenstock.
Secondo il Ministero degli Esteri cinese, Ucraina e Cina hanno sottolineato la necessità di una visione e di una pianificazione a lungo termine delle relazioni tra i due Paesi, nonché l’opportunità di promuovere le relazioni sino-ucraine e la cooperazione bilaterale. Anche se si tratta della prima missione in Cina di Kuleba, il ministro aveva già incontrato Wang nello scorso febbraio alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco in Germania.