A Milano in luce Ferrari e Tim, bene anche le banche
Passando all’azionario, a Piazza Affari chiude in cima al listino Ferrari che mette a segno un progresso del 4%; segue Tim che chiude a +3,44%, dopo i cali della vigilia e dopo le parole del ceo Pietro Labriola che, in un intervento al Sole 24 Ore, ha fornito chiarimenti sulla cessione di Netco. Bene il comparto bancario trainato da Ubs: a guidare i rialzi sulla borsa milanese sono Banca Popolare di Sondrio (+2,66%), Bper (+1,64%) spinta dal giudizio positivo degli analisti di Kbw e Unicredit (+1,2%). Chiudono in fondo al listino Tenaris (-0,5%) e Diasorin (-0,4%).
Dollaro debole, euro torna a quota 1,1 su massimi da gennaio
L’euro resta sopra la soglia di 1,1 dollari, dopo aver toccato un top a 1,1035, massimo dal 2 gennaio scorso. Secondo gli analisti di ActivTrades, l’euro/dollaro, nel caso di violazione della soglia di 1,1010, avrebbe come obiettivi livelli intorno a 1,1150. Poco mosso lo yen, con il cambio euro/yen a 161,8 e il cross dollaro/yen a 146,8.
Petrolio in ribasso, scorte Usa superiori alle attese
Seduta di volatilità per il prezzo del greggio, che ha imboccato la via del ribasso dopo il dato sulle scorte settimanali di petrolio negli Usa molto più alto del previsto ( +1,3 milioni di barili contro stime per -1,9 milioni). Si tratta del primo rialzo dopo sei cali consecutivi. Il Brent rimane sopra gli 80 dollari al barile, (80,37 dollari a -0,37%), mentre il Wti si porta sui 77,67 dollari (-0,87%). Alla vigilia, i prezzi avevano perso terreno dopo 5 sessioni consecutive di rialzo. In calo il gas a 38,9 euro al megawattora (-1,2%).
Spread stabile a 141 punti, rendimento decennale poco mosso
Giornata poco movimentata per lo spread tra BTp e Bund, che ha chiuso a 141 punti, stesso valore della vigilia e dell’apertura, dopo aver avuto una leggera flessione in giornata, a 138 punti. Il rendimento del BTp decennale benchmark italiano chiude al 3,56%, stesso valore registrato in apertura, rispetto al 3,57% del riferimento precedente.