Sono 1.113 i detenuti politici e
di coscienza a Cuba alla data del 30 settembre 2024 secondo
l’ultimo rapporto della ong Prisoners Defenders che denuncia
come “tutti soffrono di sentenze giudiziarie o provvedimenti
limitanti la libertà da parte di procure senza alcun controllo
giudiziario, giusto processo né difesa ed in flagrante
violazione del diritto internazionale”.
Rispetto al mese precedente, a fine agosto, quando erano
1.105, a settembre 13 nuovi prigionieri politici sono stati
arrestati mentre cinque hanno riacquistato la libertà dopo avere
scontato la pena, dettaglia il rapporto.
Il presidente di Prisoners Defenders, Javier Larrondo, ha
dichiarato all’ANSA da Madrid, dove ha sede l’ong, che “il
regime si è proposto di distruggere la società civile
indipendente ma la repressione non colpisce solo gli attivisti e
i dissidenti, ma anche le loro famiglie”, precisando che tra i
prigionieri politici “ci sono 116 donne, 30 minorenni, 356
soffrono di patologie mediche e 62 di disturbi di salute
mentale”.
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