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Ottimizzare la struttura finanziaria del Gruppo e ridurne il costo (con dismissioni per 100 milioni), massimizzare la creazione di valore dell’attività caratteristica e incrementare l’attrattività degli immobili attraverso investimenti mirati e compliant dal punto di vista Esg. gli architrave del muovo piano industriale.E’ l’architrave su cui poggia il nuovo piano industriale 2025-2027 di Igd che la società ha presentato questa mattina. La prima linea di azione che Igd è intenzionata a mettere in atto, è ridefinire la dinamica delle scadenze finanziarie del Gruppo, eliminando le attuali concentrazioni al 2027 e allungando così la duration del debito.
«Presentiamo il piano industriale 2025-2027 – ha dichiarato Roberto Zoia, amministratore delegato di Igd – che muove da una solida base di primi miglioramenti sul fronte della gestione operativa e di diverse azioni concrete già messe in campo, a cui il cambio di governance e gli adeguamenti organizzativi che ne sono seguiti hanno contribuito. Anche le attività di ottimizzazione della struttura finanziaria sono ormai ben avviate e ci attendiamo risultati positivi già nei prossimi mesi. Il nuovo Piano – ha aggiunto – che mette al centro la crescita e il ritorno al dividendo, è il frutto del lavoro di una forte squadra, che sta impiegando tutte le energie e le migliori competenze per realizzare i target previsti e portare le performance operative e finanziarie a livelli best in class del settore. Sono fiducioso che sapremo gestire a nostro favore le sfide che, invece, in passato hanno pesato sui risultati e sull’andamento del titolo e intraprendere così un percorso di crescita per tornare a esprimere pienamente il valore che Igd ha le capacità di generare».
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Ridefinire scadenze e assorbire il debito
Si parte ridefinendo la dinamica delle scadenze finanziarie del Gruppo, eliminando le attuali concentrazioni al 2027 e allungando così la duration del debito. Nell arco del piano, previste dismissioni di asset non core per circa 100 milioni: 70 milioni di asset in Romania, 20 milioni di valore del progetto di Porta a Mare a Livorno; altri asset minori non core per circa 10 milioni che si prestano a cambio di destinazione d’uso. Risorse che consentiranno di rimborsare i due bond (rispettivamente da 220 milioni e 58 milioni). Il rapporto loan to value a fine 2027 è atteso a circa il 40% (rispetto al 44,8% del 30 settembre 2024).
Il rapporto loan to value a fine 2027 è atteso quindi in miglioramento a circa il 40% (rispetto al 44,8% del 30 settembre 2024).
La gestione caratteristica
Igd si propone di ampliare, in un’ottica innovativa, il rapporto landlord-tenant per tutta la durata del contratto, superando il puro approccio contrattuale di affitto spazi e offrendo un vero e proprio «ecosistema centro commerciale Igd». Una partnership di lungo periodo, caratterizzata da una maggiore flessibilità contrattuale, da un approccio tailor-made per tenant e location, arricchendo i contratti con servizi immobiliari ad alto valore aggiunto, strumenti digitali e di comunicazione.
Dal punto di vista commerciale sarà prioritario proseguire nell’inserimento di nuovi brand generatori di traffico e nell’adeguamento costante del merchandising mix, individuare nuovi segmenti di offerta e testare nuovi format (tramite pop up o temporary store). Sono state inoltre individuate alcune superfici attualmente meno attrattive da trasformare in destinazioni d’uso al servizio del centro commerciale e dei tenant, così da massimizzare l’occupazione delle superfici e valorizzare ulteriormente il portafoglio.