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Fare più debito, senza mettere mano alla riforma del freno del debito. È l’idea del ministro tedesco delle Finanze, Christian Lindner, il leader dei Liberali che si oppone rigidamente alla messa in discussione dei vincoli di bilancio in Germania, come pure al debito comune europeo.
Meno crescita, più debito
Secondo i piani del suo ministero, rivelati da Spiegel l’11 ottobre, l’indebitamento netto della Germania ammonterà l’anno prossimo a 56,5 miliardi di euro, 5,2 miliardi in più rispetto a quanto stimato in estate nella bozza di bilancio del Governo.
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Un maggior ricorso ai prestiti è reso possibile dalla frenata dell’economia, che probabilmente è già in recessione tecnica (due trimestri di contrazione consecutivi) e che si avvia a chiudere il 2024 con un calo del Pil dello 0,2%, secondo le nuove stime appena diffuse dall’Esecutivo. Un andamento più debole rispetto a quello ipotizzato nella bozza di bilancio, quindi, che apre margini di manovra.
Il nuovo debito sarebbe destinato a compensare il calo delle entrate fiscali provocato dalla frenata dell’economia e la maggior spesa dovuta all’aumento della disoccupazione, ma non risolverà (almeno non del tutto) la questione del buco da 12 miliardi presente nella manovra finanziaria del prossimo anno, adottata dalla coalizione guidata da Olaf Scholz, dopo settimane di scontri.
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