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Annunci che descrivono una casa vacanza da sogno che poi, nella realtà, si rivela poco più di una bettola. Stanze che appaiono comode e confortevoli ma che, una volta viste, altro non sono che sgabuzzini in cui è difficile muoversi.
Spazi spacciati come loft che invece sono aridi depositi per auto. Immobili capaci di ospitare poche persone che diventano formicai. Con turisti disposti a pagare anche 3mila euro a settimana per avere un alloggio a pochi passi dal mare salentino.
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L’altra faccia dell’overturism a Gallipoli – ormai da anni tra le mete più richieste della Puglia, soprattutto dai giovani – l’hanno rivelata per l’ennesima volta le Fiamme Gialle impegnate nei controlli nelle località di vacanza del Leccese.
Sono stati loro ad accertare che in 31 case affittate ai turisti c’erano 73 persone in più rispetto ai limiti previsti dalla normativa di settore. Come nel minuscolo monolocale, fornito di un angolo cottura allestito sul balcone, in cui in quattro stavano trascorrendo le ferie quando, invece, l’alloggio a mala pena sarebbe bastato per uno solo di loro.
Negli appartamenti controllati sono stati complessivamente contati 216 giovani arrivati da diversi Paesi dell’Unione europea, che pur di godersi il mare salentino hanno pagato da 1.200 a 3.000 euro a settimana per stare in catapecchie.