La Lega sta per presentare un emendamento al decreto Carceri per escludere i reati gravi dal programma di giustizia riparativa. Con la Riforma Cartabia, infatti, spiega la senatrice Erika Stefani, “tale prerogativa era estesa a tutte le fattispecie di reato” compresi delitti come “terrorismo, riduzione in schiavitù, violenza sessuale di gruppo, sequestro a titolo di estorsione”.
Il programma di giustizia riparativa, insomma, adesso “è accessibile a tutti” e la Lega è contraria. “Nessuno sconto per chi non ha avuto rispetto dei principi del nostro vivere civile, come stupratori e terroristi”, osserva la parlamentare.
“Presentiamo un emendamento al dl Carceri per escludere i reati gravi dal programma di giustizia riparativa – precisa la capogruppo della Lega in Commissione Giustizia del Senato Erika Stefani – con la Riforma Cartabia tale prerogativa era di fatto estesa a tutte le fattispecie di reato, compresi i delitti previsti dall’art. 4 bis dell’ordinamento penitenziario. Si pensi ai casi di terrorismo, riduzione in schiavitù, violenza sessuale di gruppo, sequestro a titolo di estorsione: ad oggi il programma di giustizia riparativa è accessibile a tutti e, se si conclude con un esito positivo, il giudice può valutarlo sotto il profilo della gravità del reato, o anche come circostanza attenuante o per la sospensione della pena, concedendo insomma una serie di benefici”.
“La Lega ha le idee chiare – aggiunge – nessuno sconto per chi non ha avuto rispetto dei principi del nostro vivere civile, come stupratori e terroristi. Il decreto sta innovando e modificando, su iniziativa del Governo e grazie all’impegno del sottosegretario Ostellari, un sistema come quello delle carceri, su cui occorrono interventi”. “Noi – conclude – approfittiamo di questo veicolo per proporre la regolamentazione di un sistema che a volte è squilibrato”.
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