Articolo tratto dal numero di settembre 2024 di Forbes Small Giants. Abbonati!
Cent’anni di storia, di famiglia e di successi, anche oltreoceano. Rustichella d’Abruzzo è un pastificio specializzato nella produzione artigianale di pasta realizzata con grani antichi e biologici. Si trova a Penne, in provincia di Pescara, conosciuta come la ‘città del mattone’, per via del cotto che veste strade e case.
Qui, nel 1924, il mugnaio Raffaele Sergiacomo decise di aprire un pastificio. La tradizione di famiglia proseguì con Gaetano Sergiacomo, uno dei figli di Raffaele, che diede impulso all’attività paterna e iniziò a distribuire la pasta realizzata solo con grano abruzzese anche nelle regioni limitrofe.
Rustichella d’Abruzzo: tra tradizione e innovazione
Fu poi Piero Peduzzi, il marito di Nicolina, figlia di Gaetano, a prendere in mano le redini dell’azienda e battezzarla nel 1981 in Rustichella d’Abruzzo. Sotto la sua guida, iniziò quel processo di internazionalizzazione che ha portato la pasta artigianale dell’azienda a essere venduta in 70 paesi con prospettive oggi di un ulteriore sviluppo in nuovi mercati.
“Premianti nella crescita sono state le nostre scelte di marketing aziendale: seguendo le orme di chi ha dato vita a Rustichella d’Abruzzo, mio padre Piero Peduzzi, il brand è decollato all’estero da ben 30 anni, fidelizzando l’assetto distributivo nelle principali regioni del mondo, ad iniziare da Stati Uniti, Australia e Canada”, spiega Stefania Peduzzi, alla guida dell’azienda insieme al fratello Gianluigi, terza generazione della famiglia.
“Un’altra importante scelta è stata quella di servire la piccola distribuzione e i negozi specializzati. Guardando al futuro, prevediamo una crescita ponderale che non deve assolutamente svilire l’aspetto artigianale della nostra produzione con numeri esagerati a discapito della qualità. La nostra sarà la crescita di un’economia orizzontale legata alla sostenibilità e al chilometro zero con una ricerca continua e costante di prodotti legati alla tradizione e all’innovazione. Continueremo con la ricerca dei grani antichi autoctoni già avviata da alcuni anni da noi, con la sperimentazione della pasta come prodotto per una visione nutraceutica della stessa, ma proseguiremo anche con l’esperienza di cottura veloci senza mai tradire l’artigianalità del prodotto”.
L’anima dell’azienda
Stefania Peduzzi, come ambasciatrice di una piccola realtà abruzzese e di un prodotto premium apprezzato in tutto il mondo, con le sue intuizioni e la sua creatività, si occupa di tutto il packaging del brand. “Essere imprenditrici di un’importante azienda italiana corrisponde a una grande responsabilità, in primis con i collaboratori che condividono la nostra progettualità, e poi con i nostri clienti ai quali garantiamo il miglior prodotto artigianale”.
Alla direzione del team marketing e comunicazione di Rustichella d’Abruzzo, ha contribuito a dar voce all’anima femminile dell’azienda facendo coincidere, non senza difficoltà, il ruolo di mamma e di donna. “Essere imprenditrici vuol dire anche questo: avere visioni e avere il coraggio di osare, con un sano pizzico di follia. Ho portato sempre avanti le mie idee trovando spesso alleati ma anche molti nemici, ho seguito il mio istinto e oggi trasmetto questa eredità in azienda, alle mie figlie, e a tutte le donne che intrecciano la loro storia al mio cammino”.
La promozione del territorio
Il gruppo è da sempre in prima linea nella promozione della sua terra. “Già il nome dell’azienda porta con sé il valore del territorio che promuoviamo da più di 30 anni. Le iniziative sono innumerevoli, il nostro lavoro va a sostegno di tutte le attività sociali e culturali della nostra regione. Tra queste il tour Primo Grano, che prende il nome dall’omonima linea di pasta artigianale realizzata esclusivamente con grano duro 100% abruzzese. L’azienda è tra le prime realtà ad avere stretto un accordo di filiera corta con i produttori locali dell’Area Vestina con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze locali. Durante questo tour gli ospiti da tutto il mondo, chef, giornalisti e clienti, arrivano in Abruzzo e trascorrono qualche giorno con il nostro team alla scoperta delle bellezze della nostra regione, visitano le nostre sedi produttive, e hanno modo di conoscere i sapori della tradizione regionale”.
Dalla sostenibilità agli investimenti nella logistica
La pasta Rustichella d’Abruzzo viene prodotta ancora oggi con trafila in bronzo, essiccazione lenta e a bassa temperatura e confezionata nel sacchetto di carta introdotto per la prima volta sul mercato da Piero Peduzzi. È un prodotto di alta qualità, distribuito solo in punti vendita specializzati, come gastronomie, boutique ed enoteche, e via e-commerce sul sito aziendale.
“Il processo di sostenibilità è attualmente il fulcro di nuovi investimenti, alcuni terminati, altri in atto. Durante il Covid, ad esempio, abbiamo inaugurato a Pianella un nuovo impianto per la produzione di pasta all’uovo e formati giganti che opera secondo le logiche di Industria 4.0. Per il 2025 il piano prevede invece una serie di iniziative atte alla crescita del brand”.
Gli investimenti nella logistica, gestita internamente, permettono invece al gruppo di portare in modo tempestivo le sue paste in tutto il mondo. “Quasi il 90% del fatturato è raccolto oltre confine, in primis negli Stati Uniti d’America. L’intenzione è di crescere in quei paesi dove siamo già presenti, ma anche di entrare in nuovi mercati sino ad oggi inesplorati, ad esempio nel Nord Africa, in America Latina e in alcuni mercati dell’Asia non ancora presidiate”.
L’articolo Da Pescara al resto del mondo: così Rustichella d’Abruzzo ha portato la sua pasta artigianale in 70 paesi è tratto da Forbes Italia.