Divieto di accesso e di permanenza
nella Vela celeste di Scampia, dove si verificò il crollo del 22
luglio nel quale tre persone sono morte ed altre 13 (ta cui 7
bambini) sono rimaste ferite: è quanto dispone un’ordinanza del
sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Nell’ordinanza si premette che il Comune di Napoli è
proprietario dell’immobile e che i vigili del fuoco,
all’indomani del crollo, hanno decretato in via precauzionale
l’inagibilità dell’intero complesso della Vela celeste
interessata da uno “stato di diffuso degrado”. Da qui la
decisione dello sgombero di tutti gli occupanti.
Ieri, poi, il responsabile dell’Area tecnica patrimonio ha
giudicato “inutilizzabile” e “inagibile” il complesso,
considerati gli esiti delle indagini tecniche sullo stato delle
passerelle e delle scale in acciaio, del “definitivo distacco
elettrico di tutti gli allacci abusivi rinvenuti preso i vani
contatori dell’edificio” (attuato ieri) e della necessità di
eseguire ulteriori accertamenti per gli altri impianti. Sulla
base di tutto ciò, e considerato che nella Vela celeste “sono
evidenziate criticità ascrivibili alla mancanza di elementi
essenziali per la sicurezza che determinano pericolo per la
pubblica e privata incolumità”, il dirigente del servizio
Politiche della casa del Comune ha chiesto al sindaco di emanare
l’ordinanza.
Questa vieta a chiunque di accedere o permanere nel complesso
di proprietà del Comune “per motivi urgenti e contingibili di
sicurezza pubblica a causa dei rischi che minacciano la pubblica
e privata incolumità e per garantire la sicurezza urbana”. Potrà
entrarvi solo chi deve recuperare effetti personali, previa
richiesta agli uffici comunali: i cittadini, in questo caso,
dovranno essere accompagnati dai vigili del fuoco e dalla
Polizia locale.
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