2′ di lettura
Caccia Su-30SM ed Su-35S hanno bombardato la notte scorsa le unità ucraine nella regione russa di Kursk: lo ha reso noto oggi il ministero della Difesa di Mosca, come riporta la Tass. «Gli equipaggi dei caccia Su-30SM ed Su-35S hanno colpito il personale e le attrezzature ucraine nella regione russa di Kursk, al confine con la Russia – si legge in un comunicato -. Dopo aver ricevuto la conferma dalla ricognizione che tutti i bersagli sono stati eliminati, gli equipaggi sono tornati con successo alla loro base». In precedenza il ministero aveva annunciato che un cacciabombardiere supersonico multifunzionale Su-34 ha effettuato la notte scorsa un attacco contro un gruppo di uomini ed equipaggiamenti militari ucraini in una zona di confine della regione di Kursk con una bomba esplosiva aria-combustibile Odab-500 da 500 kg. Successivamente, il ministero aveva reso noto di avere colpito con un missile a testata termobarica il sito di dispiegamento di mercenari stranieri nella periferia meridionale di Sudzha, sempre nella regione di Kursk.
Come funziona
La testata termobarica utilizzata dai russi contro i soldati ucraini provoca un’onda d’urto e crea un vuoto che soffoca i suoi obiettivi. Si tratta di una bomba che «all’atto dell’esplosione priva dell’aria l’ambiente nel quale deflagra, impedendo a chi vi si trova di respirare». La Russia, che ha annunciato con enfasi di averla impiegata contro le truppe ucraine entrate nel suo territorio, in realtà le sta utilizzando contro l’esercito di Kiev sin dall’inizio dell’invasione nel 2022.
Loading…
Queste armi sono conosciute anche come bomba a vuoto, realizzata con combustibile (idrocarburi) e parti metalliche. La detonazione – in due fasi – è violentissima per via della reazione chimica tra idrocarburi e l’ossigeno atmosferico che si forma e penetra in ogni dove prima di essere innescata. Una bomba letale per chi si trova nel breve raggio, che interessa gli organi interni, e devastante per qualsiasi cosa si trovi nella traiettoria dell’onda d’urto.
Gli impieghi recenti
Mosca non è l’unica potenza a disporre e utilizzare questo tipo di ordigni. Per esempio, gli Stati Uniti li hanno impiegati durante le operazioni degli anni scorsi in Afghanistan. In particolare venivano lanciate dentro ai tunnel dove si presumeva si nascondessero i terroristi di Al Qaeda. Disponevano di un meccanismo a innesco ritardato che entrava in funzione dopo che una prima esplosione aveva saturatodi esplosivo l’ambiente. Tornando all’invasione della Russia in Ucraina, le prime notizie, in particolare dai servizi di intelligence britannici, sull’uso di queste armi è stato durante la sanguinosissima e devastante battaglia di Mariupol.