L’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares si è presentato in audizione alla Camera dei Deputati per discutere della produzione automobilistica del gruppo in Italia. Da tempo partiti di maggioranza e opposizione criticano le scelte del Ceo e dell’intero gruppo per quanto riguarda gli impianti, soprattutto di Fiat e Jeep, presenti nel nostro Paese.
Nella giornata del 10 ottobre Tavares ha annunciato che non rinnoverà il proprio contratto con Stellantis, in scadenza nel 2026. L’amministratore delegato sta però comunque procedendo a una riorganizzazione dei dirigenti del gruppo che ha contribuito a fondare, facendosi promotore nel 2021 della fusione tra la francese Psa e l’italo-americana Fca.
Tavares in audizione alla Camera
L’amministratore delegato del gruppo automobilistico Stellantis, Carlos Tavares, si è presentato in audizione alla Camera dei Deputati per parlare della situazione del mercato automobilistico in Italia. Il Ceo ha esordito parlando della regolamentazione europea che costringe Stellantis e le altre aziende del settore a un radicale cambiamento tecnologico.
“Oggi abbiamo la necessità di affrontare una transizione importante, un cambiamento che è il risultato del voto delle persone. Le regolamentazioni che decidete rappresentano quello che il popolo vuole e lo prendiamo molto sul serio. Quando riceviamo una regolamentazione, facciamo il nostro meglio per rispettarla. Se pensate che stiamo andando troppo veloce o troppo in fretta, stiamo solo facendo quello che ci avete detto di fare” ha esordito Tavares.
“Stellantis sarà carbon neutral dal 2038. Saremo nelle condizioni, se questo è il vostro desiderio, di vendere solo auto a emissioni zero dal 2030. La regolamentazione europea ci impone di smettere di vendere auto a combustione dal 2035. Abbiamo lavorato per assicurarci che tutte le componenti necessarie siano a nostra disposizione” ha poi continuato, rassicurando il Governo e indirettamente le istituzioni europee di non aver intenzione di spingere per un cambiamento delle normative, come invece chiede proprio la politica italiana.
“Alcuni dei nostri concorrenti dicono che non sarà possibile essere pronti per il 2035. Ma Stellantis è pronta. L’unica cosa che chiediamo è la stabilità di questi regolamenti. Nel nostro settore il lavoro di ingegneria e ricerca avanzata va programmato molto in anticipo” ha poi concluso sull’argomento l’amministratore delegato, sottolineando ancora una volta l’importanza di non cambiare ulteriormente le regole europee, in ogni senso, per non compromettere i piani industriali del settore.
Il problema del costo delle auto elettriche
Tavares ha poi affrontato il problema dell’elevato costo delle auto elettriche, portando diversi esempi sulle difficoltà che Stellantis sta affrontando in questo momento: “Oggi abbiamo la tecnologia. Abbiamo fabbriche per le auto elettriche, vogliamo crearne per le batterie. Il problema non è la tecnologia o l’efficienza, ma il prezzo. Lo spieghiamo da 5 anni: state attenti, la tecnologia elettrica costa il 40% in più” ha dichiarato.
“I consumatori ci stanno dicendo ‘Volete che compriamo le auto elettriche? Ok, se me le vendete allo stesso prezzo dei veicoli a combustione, perché mi fido del fatto che lo Stato risolverà gli altri inconvenienti soprattutto legati alla ricarica e alla rete di ricarica’” ha poi continuato Tavares, che ha spiegato anche le difficoltà di Stellantis di fronte alla concorrenza cinese.
Il Ceo di Stellantis ha fatto capire di non essere favorevole ai dazi europei sulle auto elettriche provenienti dalla Cina. Tavares ha spiegato che, essendo Stellantis una compagnia globale, si troverebbe a non essere in grado di competere con Pechino negli altri mercati al di fuori di quello europeo: “Oggi le auto elettriche cinesi escono dalle fabbriche con un vantaggio competitivo di prezzo del 30% su quelle europee. In Algeria, dove Stellantis ha il 70% di quota di mercato, tutti i nostri concorrenti ormai sono cinesi, con l’eccezione di Toyota. Non possiamo non essere in grado di competere con loro.”
Le soluzioni, dagli incentivi al taglio dei costi
Tavares ha poi proseguito analizzando il problema del costo da un punto di vista industriale: “La produzione di un’auto e la sua vendita sono divise in tre parti, ognuna con delle aziende dedicate. Ci sono i fornitori delle componenti, chi le assembla e chi le vende. La prima parte rappresenta l’85% del costo di produzione di un’auto. Per questa ragione è l’indotto a soffrire maggiormente questa situazione” ha spiegato Tavares.
Il Ceo di Stellantis ha poi spiegato il suo punto di vista sull’ammortizzazione dell’eccesso di costo del 40% delle auto elettriche. Secondo Tavares, o gli Stati mettono in atto sussidi che stimolino la domanda, quindi incentivi all’acquisto, oppure sta all’azienda tagliare i costi: “Ad esempio quello dell’energia è molto elevato, il doppio della Spagna. Non so perché. Questo è un grandissimo svantaggio perché non consente di difendere i margini. Produrre veicoli che non possono essere acquistati dalla classe media perché costano troppo è inutile” ha dichiarato.