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Al 18 agosto la media del dato del sovraffollamento delle carceri in Italia è del 131,06% con San Vittore a Milano che, stante «attuale inagibilità di diverse camere di pernottamento e in alcuni casi di intere sezioni detentive» raggiunge un indice di sovraffollamento al 220,98% ed è l’Istituto che sui 190 detiene il massimo primato. Lo scrive il Garante Nazionale dei detenuti nell’analisi sul dato ufficiale del Dap. A oggi i detenuti presenti nelle carceri italiane, scrive ancora il Garante «sono 61.465; i posti regolarmente disponibili ammontano a 46.898, rispetto alla capienza regolamentare di 51.282» con un divario di – 4.360 posti. Sono 149 (pari al 78%) gli Istituti con un indice di affollamento superiore al consentito che in 50 Istituti risulta superiore al 150%.
Situazione disomogenea delle carceri italiane
L’approfondimento su base regionale del mostra «una situazione disomogenea, per quanto la quasi totalità delle regioni (17) registrino un indice di affollamento superiore agli standard e solo 3 si collochino al di sotto della soglia regolamentare. Si evidenzia, infatti, un’estrema differenziazione: regioni quali la Puglia (164,80%), Lombardia (152,24%), Basilicata (149,34%), Veneto (146,46%), Lazio (145,38%) che mostrano un preoccupante indice di sovraffollamento» di contro la «Sardegna (il cui indice di affollamento si attesta al 95,89%), il Trentino Alto Adige (93,52%), e la Valle d’Aosta il cui indice è del (86,55%)».
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Aumento dei suicidi e tentativi di suicidio nelle carceri
Sono 63 i suicidi avvenuti nelle carceri italiane da inizio anno, 19 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 quando furono 44. È il dato che emerge dall’analisi del Garante Nazionale dei detenuti sulla base dei dati del Dap al 18 agosto 2024. A questi si aggiungono i 1.348 tentativi di suicidio, 110 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 quando furono 1.238. Oltre ai decessi per suicidio, il Garante conteggia anche 15 morti per cause da accertare.