4′ di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Prosegue l’onda lunga negativa delle Borse europee, che dopo un’ottava turbolenta, chiudono in rosso la prima seduta della settimana, pur limitando le perdite iniziali. A frenare i mercati da un lato lo spettro recessione negli Stati Uniti in agguato, che ha trascinato giù anche l’Asia con il Nikkei in ribasso del 12,4% e la maggiore flessione di punti della sua storia (-4451,28), dall’altro l’allerta sempre elevata per l’escalation del conflitto in Medio Oriente. Senza dimenticare la delusione per alcune trimestrali e la brusca correzione dell’indice Nasdaq a Wall Street, con alcuni analisti che iniziano a ipotizzare una riduzione d’emergenza dei tassi da parte della Fed, accusata di aver atteso troppo per allentare la sua stretta monetaria.
Così, il Ftse Mib di Milano chiude a -2,3%, colpiti dalle vendite anche il Cac di Parigi (-1,4%), il Dax di Francoforte (-1,9%), il Ftse 100 di Londra (-2,1%), l’Ibex di Madrid (-2,3%) e l’Aex di Amsterdam (-2,1%).
Loading…
Wall Street in pesante calo su timori recessione: -2,6%
Wall Street chiude la seduta di oggi in forte calo con il Dow Jones che cede il 2,60% a 38.703 punti, ancora peggiore il Nasdaq con – 3,38% a 16.208 punti mentre lo S&P 500 arretra di – 2,93% a 5.190 punti. La borsa di New York quindi chiude questo lunedì nero con gravi perdite anche se ha recuperato un po’ rispetto al profondo rosso dell’apertura con il DJ a -2,77% e Nasdaq a -6,06%. Pesano i timori per un rallentamento dell’economia innescato dai dati macroeconomici deludenti della scorsa settimana, a partire dal rapporto sull’occupazione di luglio pubblicato venerdì 2 agosto. Gli investitori temono che la Fed potrebbe aver aspettato troppo a lungo per tagliare i tassi e che la banca centrale potrebbe dover recuperare quando si riunirà a settembre. Sul fronte macro, l’indice Pmi servizi a luglio scivola a 55,0 punti, di poco sotto le stime, mentre sale – come detto – a 51,4 punti l’Ism servizi a luglio, in linea con le attese. Da segnalare che un valore al di sopra dei 50 punti indica una fase di espansione della congiuntura.
Sull’azionario, a essere particolarmente colpite sono le grandi aziende tecnologiche che risentono anche di alcune trimestrali insoddisfacenti. Nvidia Corp è in calo, così come Alphabet Classe A e Meta Platforms . Vendite anche su Apple in seguito alla notizia che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha venduto quasi la metà delle sue azioni nell’azienda con sede a Cupertino nel secondo trimestre.
Nell’Eurozona cala il Pmi servizi a luglio
Nel Vecchio Continente, il settore terziario dell’Eurozona rallenta nel mese di luglio in base alla rilevazione degli indici Purchasing Managers di S&P Global. Nel mese di luglio l’indice, realizzato con le opinioni dei responsabili acquisti delle aziende, è calato a 51,9 punti dai 52,8 di giugno e si è attestato al valore più basso degli ultimi quattro mesi. Il rallentamento dei servizi, unita alla debolezza del manifatturiero, hanno portato l’indice composto a 50,2 punti dai 50,9 di giugno: l’indicatore è ai minimi da cinque mesi e appena al di sopra della soglia che separa una attività economica in fase espansiva da una in contrazione.