A Milano male lusso e auto, in luce Italgas dopo i conti
A Piazza Affari soffre ancora il comparto del lusso, trascinato in ribasso dalla trimestrale deludente di Lvmh (-4,45% a Parigi). Dopo Hugo Boss e Burberry, anche il gigante francese ha pagato dazio al rallentamento dello shopping asiatico, dopo l’euforia post-pandemia. In serata sono attese alla prova dei conti Moncler (-3,95%), tra i titoli più pesanti di Piazza Affari, e Kering (-5,37%), considerata l’altra cartina di tornasole della salute del settore. Domani invece sarà il turno di Hermes (-2,4% sul Cac 40). Tra le banche, contrastate spicca Bper (+1,47%) e Mps (+0,98%). Riduce invece il passivo iniziale UniCredit (+0,2%), che ha annunciato conti semestrali record (+15,9% utili a 2,7 miliardi) e si è lanciata nell’M&A di due banche, la belga Aion e la polacca Vodeno, per 370 milioni di euro. Nella conferenza a commento dei risultati il ceo Orcel ha promesso che l’istituto intenze di «polverizzare» i target sugli utili della società. I conti migliori delle attese premiani invece Italgas (+1,11%). La società guidata da Paolo Gallo ha infatti registrato un utile netto adjusted in aumento del 13% a 241 milioni, proseguendo così il percorso di crescita tracciato con il Piano Strategico 2023-2029. Fuori dal listino principale soffre ancora Sogefi (-5,25%) all’indomani dell’addio a sorpresa del ceo.
Tonfo di Iveco, analisti delusi da calo ricavi, Ebit e free cash flow
Accoglienza gelida per i conti di Iveco (-14,53%), che nel secondo trimestre ha visto calare i ricavi (-5% a 3,919 miliardi), a causa di «minori volumi principalmente in Europa, mix negativo e un impatto negativo dei cambi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, parzialmente compensati dal miglioramento dei prezzi». Al mercato sembra non interessare la conferma delle guidance per il 2024 e sebbene l’utile netto sia salito dell’8% a 162 milioni, a non piacere è il fatto che l’Ebit consolidato è calato a 284 milioni (-20 milioni), di cui 254 milioni delle attività industriali (-10 milioni), mentre quello adjusted è sceso a 295 milioni (-16 milioni), con un margine del 7,5% (in linea con il secondo trimestre 2023). «Pur ritenendo visibili le guidance 2024 (confermate), riteniamo che nel breve possano prevalere considerazioni negative su free cash flow (comunque previsto in recupero nel secondo semestre) e book to bill debole che ancora non beneficia del lancio nuovi modelli», sottolineano gli analisti di Equita. Nel trimestre, il Fcf delle attività industriali è stato negativo per 98 milioni (positivo per 135 milioni nel secondo trimestre 2023) principalmente a causa di «un impatto negativo temporaneo una tantum legato agli sforzi extra per garantire la qualità e la rapidità nel mettere a disposizione i prodotti del Model Year 2024». Il ceo Olof Persson guarda comunque con ottimismo alla conclusione del 2024: «Il nostro slancio prosegue fornendo solide basi per la chiusura del 2024 e confermiamo il lancio del Model Year 2024 nella seconda metà dell’anno, con la nostra visione invariata delle dinamiche 2024 del mercato dei veicoli industriali», ha detto, sottolineando che «tutte le business unit hanno registrato buone performance, aumentando o mantenendo la loro redditività».
Euro stabile a 1,085 dollari, rimbalza il petrolio
Sul valutario, l’euro è stabile 1,085 dollari (come martedì in chiusura) e 166,6 yen (169,3), mentre il cross tra il biglietto verde e la divisa nipponica si attesta a 154,4 (155,9). Guadagna il 3,2% il gas naturale intorno ai 32,6 euro al megawattora. Prosegue il rimbalzo del petrolio dopo lo scivolone della vigilia, con il Brent a 81,17 dollari al barile (+1,4%) e il Wti a 78,14 dollari (+1,5%).
Spread chiude in rialzo a 138 punti, rendimento decennale sale al 3,80%
Chiusura in rialzo per lo spread tra BTp e Bund. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si attesta a 138 punti base dai 134 punti base del riferimento precedente. In rialzo anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un’ultima posizione al 3,80% dal 3,75% della vigilia.
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