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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – La settimana dei record di Wall Street si chiude con un saldo positivo anche per le Borse europee: con Madrid maglia rosa del Vecchio Continente (+2,1%), seguita sul podio da Milano (+1,7%) e Francoforte (+1,6%). Le incertezze sul nuovo governo, però, limitano i guadagni di Parigi che, pur in recupero nelle ultime sedute, porta a casa un rialzo solo dello 0,6%. +0,6% anche per Londra. A Piazza Affari, i titoli migliori dell’ultima ottava sono Iveco (+11,1%) sull’onda anche di nuove commesse, Prysmian (+7,5%) promossa dagli analisti e Tim (+4,6%), che continua a recuperare terreno dopo la vendita della rete al fondo Kkr. All’opposto, deludono Campari (-2%), Banco Bpm (-1,2%) ed Eni (-1,1%).
Seduta positiva per l’Europa, resta ottimismo su mosse Fed
Si chiude in rialzo anche l’ultima seduta della settimana per le Borse europee , in scia ancora all’ottimismo dopo i dati dell’inflazione americana della vigilia che è calata più delle attese e quindi aumentano le propabilità che la Fed possa intervenire in materia di politica monetaria. Così il Ftse Mib termina le contrattazioni in progresso dello 0,76%, Parigi e Francoforte dell’1,27%, mentre Londra poco sotto il mezzo punto percentuale. Sul valutario l’euro scambia a 1,090 dollari e vale 172,10 yen, mentre il cambio dollaro/yen si attesta a 157,79. Lo spread invece si attesta sotto i 133 punti base (132).
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Market mover della giornata da un lato il dato sui prezzi alla produzione, a cui da sempre gli investitori guardano con particolare attenzione poiché alcune delle sue componenti vengono utilizzate per il calcolo dell’inflazione Pce, l’indicatore preferito dalla Fed per le decisioni in ambito di politica monetaria; dall’altro la stagione delle trimestrali, che ha preso il via con i conti dei big bancari JPMorgan Chase, Wells Fargo e Citigroup. Wall Street chiude positiva. Il Dj avanza dello 0,62% a 40.000,90 punti, il Nasdaq guadagna lo 0,63% a 18.398,45 punti e lo S&P 500 registra un aumento dell’1,13% a 5.647,73.
Jp Morgan e Citi battono le stime ma non convincono mercati
Venendo ai conti delle principali banche americane, nel secondo trimestre JpMorgan Chase (utile del secondo trimestre +25%) e Citigroup (profitti e ricavi in aumento, rispettivamente del 10% e del 4%,) che hanno chiuso un secondo trimestre con numeri sopra le stime degli analisti. Per quanto riguarda Wells Fargo l’utile è in leggero calo a 4,9 miliardi. Inoltre la banca ha annunciato che il suo margine di interesse è diminuito del 9% nel secondo trimestre su base annua a 11,9 miliardi, a causa dell’impatto dei tassi di interesse più elevati sui costi di finanziamento, contro attese per 12,12 miliardi di dollari. Sotto il profilo azionario i conti non hanno convinto i mercati che spingono le azioni al ribasso.
Usa: prezzi produzione a giugno a +0,2%, sopra le stime
Intanto Oltreaceano sono stati resi noti i dati sui prezzi della produzione di giugno che sono aumentati dello 0,2% rispetto al mese precedente, contro attese per un rialzo dello 0,1%. Il dato di maggio, secondo il dipatimento del Lavoro, è stato rivisto da -0,2% a +0,0%. La componente “core” – quella depurata dalle componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni alimentari, energetici e dei servizi commerciali – è cresciuta dello 0,4%, contro il +0,1% delle stime. Nei dodici mesi chiusi a giugno, i prezzi sono aumentati del 2,6%, con le attese al 2,3%. I prezzi ‘core’ sono aumentati del 3%, contro il 2,5% delle previsioni.