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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Torna la propensione al rischio sui listini europei dopo il lunedì nero che ha mandato a picco i mercati. L’Europa, dopo l’incertezza della vigilia che l’aveva lasciata indietro, ha preso con decisione la via del rialzo e tutti gli indici del Vecchio Continente hanno registrato guadagni convinti, a partire da Milano che chiude in progresso del 2,3% trainata dalle banche. Consistente rialzo anche per Francoforte, salita dell’1,47%, Parigi dell’1,91%, Londra dell’1,75% e Amsterdam del 2,24%. I mercati azionari «stanno attraversando un processo di stabilizzazione, dopo i violenti movimenti delle ultime settimane – dicono gli analisti di Mps – in assenza di dati o eventi potenzialmente rilevanti nei prossimi giorni, il mercato dovrà trovare da solo un equilibrio. Con la liquidità molto bassa e volumi che rimangono elevati, la possibilità di movimenti erratici rimane alta per il futuro più prossimo».
A favorire il recupero, il rialzo di Wall Street spinta dai tech e il rimbalzo di Tokyo, con le riassicurazioni giunte dal Giappone: il vicegovernatore della Bank of of Japan, Uchida, ha detto infatti che l’istituto dovrebbe mantenere per il momento la politica monetaria sugli attuali livelli, vista la forte volatilità sui mercati. Dichiarazioni che hanno indebolito lo yen, favorito l’azionario (+1% Tokyo, dopo il +10% della vigilia) e rassicurato gli investitori.
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Wall Street ancora in recupero, tech spingono al rialzo
Wall Street amplia i guadagni fatti registrare nella seduta precedente grazie all’attenuazione delle turbolenze di mercato e agli acquisti sui titoli tech. Dopo il sell-off di lunedì, innescato da dati Usa deludenti, il rafforzamento dello yen giapponese e l’acuirsi del conflitto in Medio Oriente, è tornato un po’ di sereno nei mercati azionari. Sembra infatti scongiurata sia la possibilità che l’economia statunitense entri in recessione sia un taglio di tassi d’emergenza da parte della Federal Reserve. Ne è testimone il Vix – il cosiddetto indice della paura di Wall Street – che dopo aver toccato i 65 punti nella seduta di martedì, è a quota 22,85. Ciononostante, dopo la recente serie di dati macroeconomici negativi, ora la maggior parte dei trader si aspetta un taglio da 50 punti basi da parte della Fed a settembre.
Con poco sul fronte macroeconomico, gli investitori si concentrano sugli utili societari. Disney è debole a causa della debolezza della sua divisione parchi a tema nonostante il fatto che la divisione streaming sia diventata profittevole e gli utili dell’azienda abbiano oltrepassato le attese degli analisti. Calo pesante per Super Micro Computer che crolla del 14% dopo che la società di server ha pubblicato utili deludenti. Stessa sorte per Airbnb che perde oltre il 13% ma oltre a risultati deludenti pesa anche una guidance deludente sui ricavi dell’intero anno.
A Milano focus sulle banche, svetta ancora Mps
Seduta di riscossa a Piazza Affari per i titoli bancari, che hanno beneficiato dei risultati trimestrali positivi, nonché delle parole del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha escluso una nuova tassa sui cosiddetti extra profitti. Mps ha nuovamente guidato la carica con un progresso del 6,72% dopo il +8,7% della vigilia in scia ai dati di bilancio. Bene anche UniCredit (+4,79%), Finecobank (+3,59%), Intesa Sanpaolo (+2,77%) e Banca Mediolanum (+3,14%). E’ rimasta indietro invece la Popolare di Sondrio (+0,8%), che nonostante la migliore semestrale della storia ha visto un rallentamento della redditività in seguito alla crescita prudenziale delle rettifiche. Al di fuori del comparto bancario, la trimestrale non ha scaldato Interpump (-0,27%). Sotto la parità anche Diasorin (-0,47%).