Un video diffuso su alcuni canali Telegram mostra una gigantesca colonna di fumo nero alzarsi dall’impianto. Il ministero della Difesa di Mosca ha detto anche che durante la notte le difese antiaeree hanno abbattuto 21 droni ucraini, di cui 12 sul territorio della Crimea e il resto su varie regioni russe.
Da parte loro, le autorità militari ucraine hanno riferito che le forze di Kiev hanno abbattuto 32 droni russi su diverse regioni e due missili ipersonici Kinzhal diretti sulla capitale, i cui detriti sono precipitati su tre distretti senza provocare morti o feriti. Ma due morti per i bombardamenti russi sono segnalati da Kiev nella regione settentrionale di Sumy e uno in quella meridionale di Kherson.
In quest’ultima regione le autorità locali denunciano anche il ferimento di 20 persone a causa di un attacco con bombe guidate. Mentre altri cinque, tra cui una bambina di due anni, sarebbero rimasti feriti in un raid avvenuto in serata a Slovyansk, nel Donetsk. Inoltre, secondo le forze armate, un terzo missile Kinzhal si è abbattuto nell’area dell’aeroporto di Starokostiantyniv, nella regione occidentale di Khmelnytskyi, a centinaia di chilometri dal fronte.
Lo scalo è stato più volte preso di mira nelle ultime settimane dai russi, forse nel tentativo di colpire i caccia F-16 forniti da Paesi Nato all’Ucraina, tenuti in siti segreti. Nel frattempo, Mosca ha annunciato di avere conquistato un altro villaggio nella regione orientale ucraina di Donetsk, quello di Grodovka, situato una decina di chilometri ad est della cittadina strategica di Pokrovsk.
E in un’intervista al settimanale Newsweek il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha affermato che la Russia non ha “altra scelta” che continuare la cosiddetta operazione militare speciale perché al momento “il ripristino della pace non rientra nei piani del nemico”.