Cinque persone, tra
titolari e collaboratori di un locale di Vada, nel Livornese,
sono state denunciate dai carabinieri, a vario titolo, per rissa
aggravata, tentato omicidio e lesioni personali dopo una
violenta rissa scoppiata all’esterno dell’esercizio pubblico
durante la quale due fiorentini di 19 e 18 anni sono stati
accoltellati: uno di loro ha riportato ferite più gravi al
polmone, senza però correre mai pericolo di vita, mentre l’altro
è stato lievemente ferito a una gamba. Tutte le persone
denunciate sono di Prato.
Dopo l’episodio violento i carabinieri della compagnia di
Cecina (Livorno) hanno ricostruito la vicenda con una breve
indagine, avvalendosi anche di testimonianze dirette e
riconoscimenti fotografici, ed hanno identificato come presunti
responsabili dell’aggressione proprio i titolari e i
collaboratori del locale stesso, alcuni legati da parentela tra
loro. La lite, spiegano i carabinieri, sarebbe iniziata
all’interno del locale, quando uno dei due aggrediti sarebbe
stato colpito con un pugno al volto dal figlio poco più che
20enne della titolare, e in sua difesa sarebbe intervenuto il
fratello minore. A colpire i due si sarebbero poi aggiunti anche
il padre e un coetaneo del figlio, anche lui addetto al locale.
La rissa sarebbe presto degenerata fuori dell’esercizio
commerciale, dove le vittime, inseguite, avrebbero subito le
coltellate, inferte di fatto dal coetaneo. Anche la titolare e
un altro collaboratore avrebbero partecipato attivamente alla
rissa, agevolando l’accoltellamento dei due ragazzi, prestando
manforte e mettendo a disposizione anche l’auto del
collaboratore per consentire all’aggressore di rendersi
irreperibile nell’immediatezza ed eludere le indagini. Al
termine dell’indagine i militari hanno denunciato cinque persone
per rissa, padre e figlio anche per porto d’armi, mentre
l’aggressore per tentato omicidio e lesioni personali. Inoltre
il locale è stato chiuso dal questore per 15 giorni.
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