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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Avvio di settimana tempestoso alla Borsa di Londra per le società di scommesse e giochi d’azzardo britanniche, sulla scia delle indiscrezioni secondo cui il Governo laburista sta prendendo in considerazione nuove pesanti tasse sul settore. A farne le spese è soprattutto Entain, che possiede i bookmaker Ladbrokes e Coral. Crollo analogo per Evoke, proprietaria di William Hill, così come è bersagliata dalle vendite Flutter Entertainment, che controlla Paddy Power e Betfair. Venerdì scorso, il ‘Guardian’ ha riferito che i funzionari del Tesoro stavano prendendo in considerazione alcune proposte, avanzate da due influenti think tank e sostenute da uno dei cinque maggiori donatori individuali del partito, per raddoppiare alcune delle tasse sui casinò online e sui bookmaker. Le misure potrebbero essere incluse nel bilancio di questo mese.
Secondo le fonti citate dal ‘Guardian’, il Tesoro britannico deve ancora prendere una decisione, ma è apparso «ricettivo» all’idea di modificare il regime delle imposte sulle scommesse e i giochi d’azzardo del Regno Unito per raccogliere fondi aggiuntivi tra 900 milioni e 3 miliardi di sterline, nonostante l’opposizione dei lobbisti del settore. «Si tratta sicuramente di una questione di attualità. Non c’è alcuna evidente opposizione a questa idea», ha riferito una fonte a conoscenza delle intenzioni del Tesoro.
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In base al ‘Guardian’, tra i sostenitori del ‘salasso’ fiscale ci sarebbe il 70enne multimilionario Derek Webb, ex giocatore professionale di poker, che è stato tra i più generosi finanziatori del Labour e ha anche finanziato campagne per una regolamentazione più rigorosa del settore del gioco d’azzardo. «Il bracconiere diventato guardiacaccia», lo definisce infatti il ‘Guardian’. Webb ha donato 1,3 milioni di sterline al Labour dall’inizio del 2023, diventando così il quinto donatore individuale del partito in quel periodo. Uno dei piani sul tavolo dei funzionari del Tesoro in vista del budget proviene dall’Institute for Public Policy Research e stima che il Governo potrebbe raccogliere 2,9 miliardi di sterline l’anno prossimo e fino a 3,4 miliardi di sterline entro il 2030 raddoppiando le tasse sui prodotti «più dannosi», come i giochi da casinò online. L’anno scorso, le tasse hanno fruttato 3,3 miliardi di sterline, o circa 2,2 miliardi di sterline se si escludono le commissioni della lotteria, precisa il rapporto.